Percorso partecipato, ora si analizzeranno le istanze
Si va dalla richiesta di esonerare i residenti di Cascina Gatti dal pagamento della tassa dei rifiuti fino alla creazione di un centro didattico e di una nuova piattaforma di riciclo all’interno del futuro polo industriale, progettato dal Gruppo Cap Holding sull’area di via Manin dove oggi sorge il termovalorizzatore.
È una lista di compensazioni ambientali ed economiche lunga 17 pagine, quella che raccoglie istanze, osservazioni, proposte di comitati, associazioni e cittadini che in queste settimane hanno partecipato ai tavoli di lavoro per confrontarsi sul progetto della biopiattaforma che avrà una linea dedicata ai fanghi e una ai rifiuti umidi per la produzione di biometano. Tante le compensazioni ‘verdi’ richieste: la creazione di una pista ciclabile, un intervento migliorativo al Parco della Media Valle del Lambro e la realizzazione di un bosco sull’area ex Marelli dove era previsto un impianto di cogenerazione. Si chiede poi, da subito, l’istituzionalizzazione di momenti di dialogo frequenti tra cittadinanza, amministrazione e gestori e la garanzia della trasparenza sulle emissioni: tabelloni per riportare le misurazioni in tempo reale, dispositivi per misurare in diversi punti del quartiere e della città, un’indagine epidemiologica georeferenziata attraverso società autonome, un registro dei tumori e la creazione di comitati di controllo con i cittadini come protagonisti. C’è anche il suggerimento di utilizzare il biometano prodotto per i mezzi del Gruppo Cap, per i veicoli pubblici del Comune e anche per i privati con prezzi convenzionati.
«Ringraziamo i tanti cittadini che hanno deciso di partecipare a questo percorso partecipativo non scontato – ha commentato il presidente di Cap Alessandro Russo -. Sarebbe interessante anche andare a determinare le priorità di tutte queste istanze. Da parte nostra continueremo questo dialogo, che è stato proficuo per tutti». Il Gruppo, l’amministrazione e Core, attuale gestore del termovalorizzatore, si sono presi circa un mese per analizzare una a una tutte le istanze, prima di rispondere pubblicamente, spiegando quali saranno accolte, quali non potranno esserlo e per quale motivo. «Questo progetto, che ci vede capofila, rappresenta un cambiamento epocale per Sesto – ha dichiarato il sindaco Roberto Di Stefano -. Il tema delle compensazioni è importante ed è interessante la proposta di utilizzare lo stesso metodo partecipativo per decidere quali attuare».