Ok dei tecnici della Regione, ora dovranno esprimersi gli altri enti
Dopo tanta attesa, sembra che l’arrivo della metropolitana M5 a Bresso possa diventare realtà: lo studio di fattibilità ha dato esito positivo e un ramo della linea potrebbe allungarsi per passare da Bresso, e anche da Cusano, con un biforcamento dal capolinea di Bignami. Ora saranno i vari enti coinvolti a dover capire se e quando il progetto potrà realmente concretizzarsi e quale coinvolgimento economico sarà necessario. Nel frattempo però, la notizia rappresenta un grande passo avanti per i tanti cittadini bressesi che già da qualche anno lamentavano l’inutilità dei lavori della metrotranvia (anche se le due opzioni non si escludono a vicenda), preferendo l’idea che la lilla potesse un giorno correre a poca distanza dal Parco Nord. Dello sdoppiamento dei binari della M5 si parlerà in un incontro pubblico organizzato a Bresso per il prossimo sabato 26 gennaio alle 15 nel palazzo comunale. Sulla questione è però già intervenuto il sottosegretario di Stato del Ministero per gli affari regionali e le autonomie Stefano Buffagni (M5S). «Ci dicevano che era impossibile e invece aggiorneremo al più presto i cittadini – ha dichiarato -, spiegando nei dettagli il progetto. Di recente ho avuto modo di vedere tutti i documenti, che porteremo anche in aula a disposizione di tutti». Buffagni ha ricordato, inoltre, come prima di arrivare a Roma questa fosse proprio una battaglia portata avanti dal M5S: «Sono molto contento di questo risultato, perché vuol dire che pur entrando al Governo non ci siamo dimenticati le battaglie dei singoli territori». Il percorso è lungo, ma i tecnici di Regione Lombardia hanno messo la prima, importantissima, pietra. Soddisfazione e disponibilità a supportare il progetto è stata anche espressa dal sindaco di Bresso, Simone Cairo.
Gli step fino a ora
Dell’arrivo della Lilla a Bresso si parla ormai da tempo. Nel novembre 2016 il consiglio comunale bressese aveva approvato una mozione dell’allora consigliere Simone Cairo per sostenere e chiedere alla Regione uno studio di fattibilità. Poco più di un anno fa la giunta regionale aveva iniziato a parlare concretamente sullo studio sullo sbinamento, i cui risultati sono arrivati settimana scorsa. Ma a Bresso il tema era rimasto comunque caldo. Stefano Buffagni, ex consigliere regionale M5S originario di Bresso e oggi membro del Governo, aveva sostenuto con forza il progetto, così come molti bressesi: a fine 2016, una raccolta firme sostenuta dalla Lega cittadina aveva dato voce e risalto alla posizione della cittadinanza sul tema.