Cancellato l’incontro. Il sindaco: «Hanno censurato il dialogo»
È scoppiata ormai da tempo la polemica a Cinisello, per la cancellazione del gruppo di lettura che da anni si ritrovava al Pertini.
Nel weekend, un presidio di protesta, a cui hanno partecipato 300 persone, ha animato la piazza della biblioteca. Una protesta a cui il sindaco Giacomo Ghilardi ha subito risposto che «con la manifestazione, è stato censurato il dialogo» e facendo sapere che avrebbe cancellato l’incontro in programma per mercoledì con l’autore Enrico Ernst, responsabile dei gruppi di lettura. «Ora non ha alcun senso incontrarlo; organizzando la protesta, ancora una volta, ha deciso lui di scrivere la parola fine a questa storia», commenta Ghilardi.
Il presidio di protesta, contro l’iniziativa della giunta verso il gruppo di lettura e i corsi d’italiano tenuti dall’associazione Nord nord ovest, è stato in realtà organizzato dal movimento cittadino ‘Unità popolare’, di cui fanno parte anche esponenti della sinistra cittadina. «La maggior parte è composta non da politici, ma da cittadini comuni, che hanno iniziato a discutere sui social dopo le elezioni», dichiarano da Unità popolare. Tuttavia la manifestazione, che aveva l’obiettivo di mantenere alta l’attenzione della cittadinanza proprio in vista dell’incontro del 14, si è trasformata in un boomerang. Il sindaco ha sottolineato inoltre i compensi che Ernst ha ricevuto dal 2011, quando ha inizato a collaborare con la biblioteca: «L’amministrazione ha impegnato oltre 11 mila euro, di cui oltre 7 mila coperti da entrate, dal 2011 al 2018».
«In realtà, il gruppo in questione veniva condotto gratuitamente da un paio d’anni – specifica Ernst -. I costi cui si riferisce il sindaco riguardano anche altri corsi di scrittura, lettura, laboratori e incontri che ho tenuto nel corso degli anni. L’amministrazione precedente, a un certo punto, non aveva fondi da stanziare per la conduzione, così sono tornato a essere volontario. Era bello confrontarsi con una realtà decisamente stimolante». Ghilardi aggiunge anche «È evidente che da parte di Ernst non c’è nessuna disponibilità al confronto, ma la volontà di strumentalizzare la libertà di fare cultura». Un’affermazione da cui l’autore prende le distanze: «Il gruppo non mai fatto e mai farà ‘ideologia’. Un libro è sempre troppo ricco di suggestioni, e di possibili interpretazioni, per ridursi all’ideologia, qualunque essa sia».
Al momento, i cittadini che facevano parte del gruppo di lettura hanno ricominciato ugualmente a trovarsi al Pertini il mercoledì (senza avere a disposizione le aule e l’ora in più dopo la chiusura) e votato il tema dell’anno: la letteratura russa.