Il progetto del Cusmibio è proposto dall’Università degli Studi di Milano
Il passo ‘naturale’ per molti studenti liceali, in Italia e all’estero, è quello di proseguire gli studi scegliendo una carriera universitaria adatta, a seconda delle passioni e della capacità del ragazzo in questione. Non a tutti, però, sarà capitato di mettere piede in un laboratorio universitario ancora prima di aver sostenuto (e superato) l’esame di maturità al termine dei 5 anni delle superiori.
Il numero di studenti che possono affermare di aver fatto questo tipo di esperienza è in largo aumento, grazie al progetto lanciato nel 2004 dall’Università degli Studi di Milano. Il Centro Università Scuola di Milano per le Bioscienze (Cusmibio) da 14 anni mette a disposizione dei liceali un laboratorio dove, come veri ricercatori universitari, i giovani possono provare a effettuare esperimenti che vanno dall’estrazione del Dna alla ricerca di Ogm negli alimenti.
A loro completa disposizione ci sono attrezzature e reagenti all’avanguardia, gli stessi utilizzati dai ricercatori che negli anni hanno portato l’Università a ottenere importanti risultati in questo ambito.
E il progetto, nato grazie alla collaborazione della Statale con l’ufficio scolastico, porta ogni anno nella sede di Città Studi oltre 12mila studenti da tutta Italia e perfino dall’estero. Ma mai come quest’anno la richiesta aveva portato un simile successo per il Cusmibio: in appena 10 minuti, tutte le ore e gli spazi previsti per il 2018/2019 sono andati esauriti, lasciando fuori diversi istituti.
Da qui la richiesta ufficiale fatta all’Università per investire ulteriormente in questa sperimentazione, aumentando fondi e laboratori dove poter formare i ricercatori del futuro, già nel loro presente da liceali.
Questa della Statale è un’eccellenza tutta milanese, ma che potrebbe permettere a tutto il mondo scientifico italiano di ottenere enormi benefici.