Cinisello Balsamo piange una delle vittime più giovani del Coronavirus: Federico Castellin, titolare del Bar Zen in pieno centro, è morto a soli 34 anni.
La notizia, diffusa nel pomeriggio di giovedì 26 marzo, è immediatamente rimbalzata in città. E tanti per lui sono stati i messaggi di cordoglio, sia dal mondo dell’associazionismo che da quello della politica. Solamente lo scorso gennaio, infatti, il giovane era entrato a far parte, con la sua attività rilevata appena un anno fa, di Cbcomm, l’associazione dei commercianti cinisellesi. «La tua voglia di sorridere alla vita con l’umiltà di prendersi in giro – raccontano proprio da Cbcomm -. Da poco facevi parte della famiglia, ma ti posso assicurare che mancherai a tanti. Ce la metteremo tutta per sconfiggere questo virus, lo dobbiamo a chi come te non c’è la fatta. Un abbraccio a tua moglie, al tuo piccolino e ai tuoi genitori».
Anche la Pro Loco si è unita al dolore per la scomparsa di Federico: «Ti abbiamo conosciuto poco più di un anno fa ma il feeling è stato subito immediato, eri il nostro vicino, il custode delle chiavi della sede, eri l’amico con cui scambiare due parole mentre ci preparavi il caffè. Sempre disponibile, propositivo e innamorato del tuo lavoro. Così bravo da aver rilanciato un bar che sembrava perduto. Non è stato il caffè a fare la differenza, sei stato tu, il tuo sorriso, i tuoi occhi, la tua bontà. Grazie Federico per averci accompagnato per un pezzo della nostra vita».
Molto sentito e commosso anche il saluto del sindaco Giacomo Ghilardi: «Nel tragitto per tornare a casa ho tanti pensieri in testa. Questa giornata ha lasciato davvero il segno, un segno indelebile. Oggi come le tante altre giornate che sto vivendo da un mese a questa parte. Giornate in cui mi sono trovato a piangere tanti nostri concittadini. Ricorderemo tutti. Tutti i nostri cari, amici, familiari, conoscenti. Tutti coloro che abbiamo perso e che perderemo a causa di questo maledetto Coronavirus. Ricorderemo Federico, giovane ragazzo che ho conosciuto e che ha sempre dimostrato bontà, spirito di sacrificio e generosità. Lo ricorderemo così, come in questa foto di qualche anno fa. Oggi va cosi. Ora è il momento della lotta, del coraggio, della sofferenza, del lavoro, dell’orgoglio. Ma presto ci asciugheremo le lacrime, ci rialzeremo, torneremo a sorridere e ricorderemo, ve lo prometto. Riposa in pace».